giovedì 13 febbraio 2014

Francesca Woodman

Quali sono i fotografi interessanti secondo me??

Difficile da dire…

Di sicuro non si può non nominare Francesca Woodman, già la famiglia prometteva bene, padre pittore (successivamente dopo la morte della figlia si dedicò anche alla fotografia) e madre ceramista (artista).

Autoscatto - Francesca Woodman con il padre George

Francesca è un’artista difficile da apprezzare, come si suol dire non per tutti. Secondo il mio parere, non bisogna soffermarsi troppo sul voler trovare a tutti i costi un significato ad ogni fotografia, ma anzi bisogna solo lasciarsi trasportare da ciò che in quel momento ti trasmettono.

Autoscatto - Francesca Woodman
“la teoria dietro l’opera è importante ma per me è sempre secondaria alla soddisfazione dell’occhio.” di Francesca Woodman

Nelle sue fotografie Woodman non espone il corpo nudo in quanto sovrastruttura culturale; piuttosto, lo utilizza sempre e solo in relazione con l’ambiente naturale o architettonico circostante, che lo confonde (alberi, carta da parati, la deformazione derivante dall’immagine sfocata nel movimento) o come lei stessa dice, lo assorbe.

Autoscatto - Francesca Woodman

“Io vorrei che le mie fotografie potessero ricondensare l’esperienza in piccole immagini complete, nelle quali tutto il mistero della paura o comunque ciò che rimane latente agli occhi dell’osservatore uscisse, come se derivasse dalla sua propria esperienza.”
Testo di: Francesca Woodman

Autoscatto - Francesca Woodman

sono apprensiva. è come quando
suonavo il piano. prima ho imparato
a leggere la musica e poi a un tratto
non ho più avuto bisogno di tradurre le note:
arrivavano direttamente alle mie mani. dopo un po’
ho smesso di suonare e quando
ho ricominciato ho scoperto di non riuscire
a suonare. non riuscivo a suonare
d’istinto e avevo dimenticato
come leggere la musica.
Francesca Woodman

Autoscatto - Francesca Woodman

“Ho dei parametri e la mia vita a questo punto è paragonabile ai sedimenti di una vecchia tazza da caffè e vorrei piuttosto morire giovane, preservando ciò che è stato fatto, anziché cancellare confusamente tutte queste cose delicate.” Testo di: Francesca Woodman




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