Ho finito di leggere un libro molto interessante:
“La camera chiara” di Roland Barthes (1980).
Lo scrittore analizza la fotografia o per meglio dire l’arte
della fotografia.
Tramite alcuni scatti di artisti famosi (Richard
Avedon, Robert Mapplethorpe, Nadar e Niépce) esamina la fotografia in ogni sua
parte.
Roland Barthes individua tre elementi fondamentali dell'arte
fotografica:
L'operator ovvero
l'operatore, colui che fa la foto.
Lo spectator ossia
il fruitore, lo spettatore.
Lo spectrum vale
a dire il soggetto immortalato.
L'autore distingue inoltre due modi che ha lo spectator di utilizzare
una fotografia:
Lo studium è
l'aspetto razionale e si manifesta quando il fruitore si pone delle domande
sulle informazioni che la foto gli fornisce (costumi, usi, aspetti).
Il punctum, è
invece l'aspetto emotivo, ove lo spettatore viene irrazionalmente colpito (punto)
da un dettaglio particolare della foto.
Alcune frasi tratte dal libro:
…mi capitò sottomano
una fotografia dell’ultimo fratello di Napoleone, Girolamo. In quel momento,
con uno stupore che da allora non ho mai potuto ridurre, mi dissi:”Sto vedendo
gli occhi che hanno visto l’imperatore”…
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Andrè Kertèz, Il cagnolino, Paris 1928 "Non guarda nulla; trattiene dentro di sé il suo amore e la sua paura: ecco, lo Sguardo è questo". Roland Barthes |
…ciò che la Fotografia
riproduce all’infinito ha avuto luogo solo una volta: essa ripete meccanicamente
ciò che non potrà mai ripetersi esistenzialmente…
…Immaginariamente, la
Fotografia (quella che io assumo) rappresenta quel particolarissimo momento in
cui, a dire il vero, non sono né un oggetto né un soggetto, ma piuttosto un
soggetto che si sente diventare oggetto: in quel momento io vivo una
micro-esperienza della morte (della parentesi); io divento veramente spettro…
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Alexander Gardner, ritratto di Lewis Payne 1865 "è morto e sta per morire" Roland Barthes |
…Foto: per quanto viva
ci si sforzi d’immaginarla...la Foto è come un teatro primitivo, come un Quadro
Vivente: la raffigurazione della faccia immobile e truccata sotto la quale noi
vediamo i morti…
…la foto diventa “sorpresa”
dal momento che non si sa perché sia stata fatta…
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Koen Wessing, Nicaragua: L'esercito pattuglia le strade, 1979 "capii subito che l'avventura di quella foto era dovuta alla co-presenza di due elementi..." Roland Barthes |
…In fondo, la
Fotografia è sovversiva non quando spaventa, ma sconvolge o anche solo
stigmatizza, ma quando è pensosa…
…In latino “fotografia”
potrebbe dirsi: “imago lucis opera expressa”; ossia immagine rivelata, “tirata
fuori”, “allestita”, “spremuta” (come il succo d’un limone) dall’azione della
luce…
Roland Barthes (Cherbourg 1915 – Parigi 1980)